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I Maori nel 1700 furono il primo popolo che raggiunse la futura “Nuova zelanda” che la nominarono “Aotearoa” cioè terra delle grandi nuvole banche. E’ un popolo di ceppo polinesiano proveniente proveniente da varie parti del pacifico meridionale.

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Tra il 1350 e il 1650 la cultura Maori si svilluppò e si cosolidò, conservando contatti regolari con gli altri popoli della vasta regione polinesiana. La sicietà è divisa in in 5 caste: capi, sacerdoti, nobili, guerrieri e schiavi. Nella tradizionale società, gli individui vivono principalmente all’interno de “Whanan” (famiglia), che a suo volta si uniscono per formare gli “Hapu” (sotto tribù).

Con l’immigrazione dei Pakeha (coloi bianchi) questa parola è usata ancora oggi per indicare i neozelandesi di etnie europea, si crearono frequenti scontri con i Maori, soprattutto per la proprietà delle terre.

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Il primo europeo a raggiungere la terra delle grandi nuvole bianche fù l’esploratore olandese Abel Tasman nel 1642 che morì molto preso e per questo fu batezzata dal suo conpatriota “Nieuw Zeeland” dal nome di una regione olandese.

L’arrivo della Gran Bretagna portò la colonizzazione della Nuova Zelanda. I primi coloni si trovarono davanti una terra aspra e sconosciuta, potendo contare su pochi generi di importazioni, essi inventarono e fabbricarono ciò di cui avevano bisogno che contribuì a formare il carattere neozelandese

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